Cos’è il Biomagnetismo: domande frequenti

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In questo articolo ho deciso di rispondere alle domande più frequenti che mi vengono poste sul biomagnetismo, per spiegare cos’è e come agisce, tramite i magneti, in modo benefico sul nostro organismo.

Cosa significa Biomagnetismo

Mentre la parola βίος in greco significa vita, il magnetismo, noto fin dai tempi antichi, è quel fenomeno fisico che consente al magnete, tramite la generazione di un campo magnetico, di attrarre a sé altri corpi che contengono metalli, per esempio ferro, cobalto o nichel.

Ma cos’è il biomagnetismo e in cosa consiste?

Tramite la generazione di un campo magnetico, questa tecnica curativa sviluppata dal medico scientifico Dottor Isaac Goiz Duran più di 26 anni fa, viene utilizzata per la rigenerazione cellulare. L’effetto si ottiene mediante l’applicazione di calamite, negative e positive, in differenti zone del corpo a seconda della malattia riscontrata con una metodologia descritta dal suo scopritore. In questo modo si riequilibra il pH del sangue.

Cos’è il pH e cosa c’entra col biomagnetismo?

Il Ph è una misura utilizzata in chimica per misurare l’acidità e l’alcalinità di una sostanza al suo stato liquido. Considerando che il corpo umano è composto dal 60% di acqua, il nostro organismo si occupa costantemente di equilibrare il proprio livello di acidità per svolgere normalmente le principali funzioni metaboliche.

Pertanto, in un corpo sano il pH del sangue deve restare sui valori che comprendono 7.35 e 7.45, ovvero alcalino.

A volte il nostro corpo è sovraccarico di acidità eccessiva che, tra le varie conseguenze, potrebbe portare alla comparsa di malattie degenerative. Le cellule sane rischiano di degenerare mentre i germi trovano un ambiente adatto per proliferare. I valori del pH  superiori a 7 sono detti ALCALINI, mentre quelli inferiori a 7 sono detti ACIDI.

In che cosa consiste la tecnica dei magneti

Consiste nel posizionare i magneti (negativo e positivo) in differenti zone del corpo per trattare diverse forme di malattie. Per fare alcuni esempi: psoriasi, problemi di mal funzionamento della tiroide, asma allergico, bronchiti frequenti, varie tipologie di Herpes, dolori muscolari, gastriti e ulcere, clamidia, cistiti, prostatiti, tutte quelle forme di malattie causate da parassiti, batteri e virus.

Spesso viene utilizzata questa forma di trattamento nelle persone che hanno intolleranze ai farmaci.

 

 

Come funziona il Biomagnetismo?

I magneti, correttamente posizionati sul corpo, normalizzano l’elettricità: cioè segnali elettrici che vengono generati e rilevati dai nostri organi, dai muscoli, dal cervello, dalle ghiandole.

Questi segnali vengono trasmessi dai nostri nervi equilibrando il pH delle cellule, facilitando il riconoscimento dei microorganismi patogeni da parte del sistema immunologico, migliorando così le distinte funzioni in tutto l’organismo.

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Esistono controindicazioni nell’utilizzo dei magneti nei Biomagnetismo?

Solitamente non ci sono effetti avversi, non interferisce con nessun trattamento medico, potendo essere abbinata alla medicina convenzionale, fisioterapia, medicina orientale e agopuntura.

Le sue uniche controindicazioni sono rivolte a quelle persone sottoposte a chemioterapia o radioterapia, in questo caso il trattamento può essere intrapreso solamente dopo un lasso di tempo non inferiore ai tre mesi. Donne in gravidanza, persone che hanno uno stimolatore cardiaco: questi sono gli unici limiti.

In alcuni casi si può riscontrare un effetto chiamato crisi curativa, cioè una reazione del corpo con piccoli sintomi: aumento della minzione (aumento di urina), un innalzamento lieve della temperatura corporea, stanchezza. Tutto questo perché il corpo, riequilibrandosi, elimina le tossine. Il corpo sta reagendo e quindi ottimizza l’equilibrio del sangue.

Per quanto tempo debbono essere posti i magneti sul corpo?

I magneti vengono posizionati sul corpo per circa 20 o 30 minuti, considerando che l’Europa è vicino al polo nord. Infatti, se fossimo vicino alla linea dell’Equatore, sarebbero sufficienti 8 o 10 minuti.

Il trattamento richiede un minimo di 3 sessioni, di cui la prima seduta avrà una durata di circa un’ora per individuare i punti di localizzazione e stabilire dove posizionare esattamente i magneti.

Una volta risolta la problematica di salute, ogni quanto tempo devo sottopormi nuovamente a una terapia di Biomagnetismo?

Considerando che, una volta eseguita la terapia, il paziente torna alla normalità, potrà fare un controllo ogni 3 o 4 mesi. Tuttavia, soprattutto nel caso in cui segua una dieta sana ed equilibrata, potrebbe non essere necessario. Una dieta sana, dunque, insieme alla utile pratica di cercare di vivere mentalmente in modo positivo, scaricando tensioni con sport o hobby di interesse: tutto ciò aiuterà enormemente.

Viviamo in un mondo fatto di continui cambiamenti e siamo portati a velocizzare ogni cosa, questo influenza in modo negativo il nostro sistema immunitario. Il corpo umano è una macchina perfetta, dobbiamo prenderci cura e capire che gli anticorpi che creiamo servono per combattere ogni agente esterno: batteri, virus, parassiti.

 

Quali benefici si ottengono con l’uso dei magneti?

L’uso dei magneti ha un’influenza sul corpo umano attraverso il sistema circolatorio, il sistema nervoso e il sistema endocrino, cioè tutte le ghiandole: come la tiroide, ipofisi, paratiroide, timo, surreni, pancreas endrocrino.

Il sistema delle ghiandole endocrine, insomma, la cui secrezione passa attraverso i vasi sanguigni  e linfatici producendo ormoni. Attraverso gli ormoni, il sistema endocrino svolge funzioni regolatrici del metabolismo.

 

Ecco cos’è il biomagnetismo, attraverso le domande più frequenti che mi vengono poste. Se questo articolo ha soddisfatto la tua curiosità o ti ha convinto a provare il beneficio dei magneti, contattami per un consulto, sarò felice di aiutarti.